Le luci dell’OpenSiPA Day 2015 si sono appena spente. Un gran successo per i numeri, i relatori intervenuti ma anche e soprattutto per la capacità di un gruppo di caparbi sognatori che credono fermamente che la P.A. non è solo quella dei fannulloni, ma è anche quella fatta di gente capace e volenterosa, che non rappresenta “portatori di interesse”.
Cosa è venuto fuori dall’OpenSiPA Day: Una P.A. digitale ancora giovane e troppo eterogenea fatta dai bisonti tecnologici della PA centrale e dalle formiche intraprendenti dei piccoli comuni. Una P.A. nella quale c’è chi esternalizza la propria sala server e chi ha un unico server sotto la propria scrivania.
Su tanta variopinta umanità si è abbattuta la voce forte dello Stato che spinge per realizzare un paese più moderno e meno burocratizzato, e tutti, inesorabilmente, organizzati o sprovveduti, tecnologi o amministrativi riconvertiti devono caricarsi lo stesso pesante fardello da portare di corsa al traguardo della “P.A. che verrà”.